giovedì 28 agosto 2014

Athletic Bilbao-Napoli 3-1

Come temevo è stato un DI-SA-STRO... dopo essere passati in vantaggio con Hamsik abbiamo preso tre gol allucinanti... Come al solito uno su calcio d'angolo, un'uscita assurda di Rafael, un'esitazione su un fuorigioco passivo, che per me doveva considerarsi attivo, ma tant'è... Avete buttato via un anno di lavoro e allontanato il salto di qualità, speriamo che non ci siano ripercussioni gravi per il prosieguo della stagione (vedi abbandono Higuain e Benitez)... Comunque quello che avevo già pensato e detto io sulla gestione di questo inizio stagione è riassunto perfettamente qui: dal sito di Eurosport https://it.eurosport.yahoo.com/blog/pallonate/napoli-fallimento-annunciato-estate-balorda-072903947--sow.html Napoli, il fallimento annunciato di un’estate balorda E’ stata un’eliminazione senza appello, un fallimento annunciato che mette a nudo tutti gli errori di un’estate balorda. Il Napoli esce anzitempo dall’Europa che conta e la lezione di Bilbao rischia di avere pesanti strascichi sulla neonata stagione degli azzurri. Aurelio de Laurentiis in ritiro parlava apertamente di Scudetto. Peccato che, mentre le concorrenti si rinforzavano, il presidente sonnecchiasse in attesa, chissà, di impostare il mercato negli ultimi cinque giorni della sessione estiva forte dei soldi provenienti dalla qualificazione in Champions. Magari sarebbe stato meglio presentarsi all’appuntamento cruciale della stagione con una rosa adeguata per avere la certezza di andarci in Champions, ma evidentemente qualcuno ha sopravvalutato il valore e lo stato di forma della “vecchia” guardia. Il Napoli aveva (e ha) bisogno di nuovi innesti a centrocampo, il reparto fantasma che ha sbugiardato chi credeva in Jorginho, ancora inadeguato per poter competere sui palcoscenici internazionali, e soprattutto Gargano, da probabile partente a titolare nel dentro o fuori decisivo. L’analisi della débacle del San Mames non può comunque prescindere dagli svarioni difensivi. Le colpe individuali di Maggio, Rafael, Albiol e Britos sono solo il risultato finale di una partita preparata male dal punto di vista fisico e mentale. L’inserimento di Koulibaly non ha giovato a Rafa Benitez e non ha colmato le lacune che l’anno scorso erano costare tanti punti anche contro le piccole del nostro modesto campionato, ma il tecnico spagnolo aveva comunque il dovere di centrare il primo obiettivo stagionale con i giocatori a disposizione. L’Athletic Bilbao non è una squadra di fenomeni, ma è stato facilitato dall’impostazione scriteriata del tecnico spagnolo. Il limite di Benitez è sempre stato l’assoluta mancanza di flessibilità: pur di salvaguardare il suo calcio offensivo e - a detta di molti spettacolare - pregiudica l’equilibrio: la difesa non è un optional, togliere un attaccante (perché Hamsik?) quando si è in vantaggio non è un’eresia. Anche Higuain, il cui nervosismo è sembrato sopra le righe, l’aveva capito. E pensare che a precisa domanda sull’esclusione di Inler, Benitez ha risposto: “Non ha giocato né oggi né all'andata perché Jorginho e Gargano fisicamente stavano un po’ meglio di lui”. Meglio non chiedersi quali fossero le condizioni dello svizzero allora… La stessa cocciutaggine del tecnico si riscontra anche nel modulo. Non sarà una questione determinante forse, ma il 4-2-3-1 va comunque supportato da una condizione fisica accettabile. La stagione del Napoli non poteva cominciare peggio. De Laurentiis, Benitez e la squadra ora dovranno fare i conti con i malumori dei tifosi che si sentono traditi. Vanificare in un colpo solo quanto di buono fatto nella stagione precedente è un altro boccone amaro per il nostro calcio. di Alessandro DINOIA

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